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Casa affascinante

I Paesi nebrodensi

I comuni facenti parte del parco dei NEBRODI sono in totale 24;

3 in provincia di Catania, (BronteManiace, Randazzo), 2 in provincia di Enna, (Cerami e Troina), 19 in provincia di Messina, (AcquedolciAlcara Li FusiCapizziCaronia, CesaròFloresta, Galati Mamertino, Longi, Militello, Rosmarino, Mistretta, Raccuja, Sant'Agata di Militello, Santa Domenica Vittoria, San Fratello, San Marco d'Alunzio, Santo Stefano di Camastra, San Teodoro, Tortorici, Ucria).

I paesi da non perdere

Acquedolci

Sorge alle pendici  del Monte San Fratello sulla costa tirrenica della Sicilia lungo la SS113.

Il nome potrebbe originarsi dall'antica presenza di trappeti per la lavorazione della canna da zucchero, di cui era ricco il territorio in epoca araba, ma si potrebbe associare anche alla presenza di numerosi torrenti che scorrono a valle lungo il Monte, un massiccio calcareo  di circa 816 m. La porzione estrema a nord de lmassiccio, costituita da Pizzo Castellaro, ospita la Grotta di San Teodoro, sito paleontologico ove sono stati rinvenuti i resti fossili di esseri umani che abitarono la grotta durante il Paleolitico Superiore e numerosi resti di ippopotami nani risalenti a circa 200000 anni fa. 

Tra i luoghi di interesse da visitare ci sono Il borgo di Marina vecchia, i ruderi del castello e la Torre di Atàlia.

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Come arrivare: 

In Auto: Dall'autostrada E90 Uscita Sant'Agata di Militello, prendere la SS113 direz. Palermo

In treno: Stazione di Acquedolci sull'asse Messina - Palermo

Acquedolci

Cesarò

Uno dei paesi con il panorama più bello dei monti nebrodi sorge a 1150 s.l.m. a cavallo tra il versante settentrionale ed il versante meridionale.  Ricadono nel suo territorio punti di interesse come il Monte Soro, il lago Maulazzo, il Biviere di Cesarò tutti immersi in suggestive aree ricoperte da faggete e querceti. 
Punti di interessa da visitare sono il duomo di Maria Santissima Annunziata e l'imponente Palazzo Zito, casa museo aperto dal 2009 dove si possono apprezzare affreschi e pavimenti originali dell'epoca. 

 

Come arrivare:

In auto: Dall'autostrada E90 uscita Sant'Agata di Militello, seguire la SS113 direzione Palermo e prendere la deviazione per SS289

Cesarò

San Marco D'Alunzio

La sua fondazione risale al IV secolo a.C. e durante il periodo di dominazione greca fu un centro fiorente denominato Alontion (Αλοντιον) e batteva moneta propria.

Fu conquistata dai romani, che la proclamarono municipium autonomo, ribattezzandola Haluntium e, in questo periodo, la cittadina conobbe uno sviluppo artistico ed economico di cui esiste ancora testimonianza nei monumenti archeologici e in una vasta letteratura epigrafica. Sarà citata anche da Plinio e dallo stesso Cicerone nel famoso processo contro Verre. 

Nel VI secolo d.C, giunse ad Haluntium una comunità di profughi Bizantini da Sparta, che la chiamarono Demenna. Successivamente fu occupata dagli Arabi che circondarono l'abitato di mura e ne fecero il centro amministrativo politico di una vasta zona della Sicilia denominata Val Demone.

Nei primi anni del 1600 i Normanni si impossessarono della cittadina e la chiamarono San Marco.

Oggi dell'antica città greca rimangono alcune strutture del Tempio di Ercole. Di impianto bizantino sono la chiesa di San Teodoro, a croce greca, con all'interno decorazioni a stucchi del XVIII secolo, e l'Annunziata, di impianto paleo-cristiano.

Dell'originaria struttura normanna della chiesa del Santissimo Salvatore, del XII secolo, sono rimaste all'interno le colonne, con capitelli in pietra decorati con motivi bizantini a palma.

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​Feste:

  • 2 giugno: giornata medioevale

  • 31 luglio: festa dei Santi Patroni Marco e Nicola;

  • 2 agosto: festa di San Basilio e processione avanti e indietro con torce di basilico;

  • 15 agosto: palio dell'Assunta con sfilata di costumi medioevali;

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Come arrivare:

In auto: Dall'autostrada E90 Uscita Rocca di Caprileone o Sant'Agata di Militello si prende la SS113  per poi imboccare la SP160 .

San Marco

Santo Stefano di Camastra

Prende la propria denominazione dalla chiesa del monastero benedettino di S. Croce di Santo Stefano in Val Demone.

È noto per la produzione di manufatti di terracotta e ceramiche artistiche, realizzate dai maestri ceramisti già dal XVIII secolo su influenza dei maestri ceramisti di Napoli, che attira turisti da ogni parte del mondo. Non bisogna scordare che è luogo dove si producono inoltre olive, agrumi, ortaggi, legname e sughero. È praticata anche la pastorizia di ovini, bovini, caprini, equini, suini. Essendo un paese sul mare anche la pesca è praticata; inoltre è presente una zona industriale con varie aziende, oltre a quelle del settore della ceramica.

Un'altra attrazione turistica simbolo della cittadina è La Fiumara d'arte, un museo all'aperto costituito da una serie di dodici opere di artisti contemporanei ubicate lungo gli argini del fiume Tusa, visitabile tutto l'anno.

Monumenti e luoghi d'interesse

La chiesa del Calvario venne costruita nel 1800. L'edificio religioso prende il nome di Chiesa della Madonna dei Sette Dolori ma viene popolarmente chiamata dagli stefanesi come chiesa del Calvario. La chiesa, dopo aver subito forti danni, venne sottoposta ad alcuni interventi di restauro.

Il Museo della Ceramica Palazzo Trabia. Il palazzo fu costruito da Giuseppe Lanza Barresi, alla fine del XVII secolo. Ubicato su una suggestiva terrazza, sorge a circa 80 m s.l.m., e presenta un breve risvolto ad “L” che racchiude un angolo dell’antica corte. All’interno del palazzo è possibile ammirare pregevoli affreschi sui soffitti e raffinati pavimenti ceramici frutto dell’estro creativo degli antichi maestri stefanesi. 

Il muro di Federico è un grande murale ceramico lungo più di 50 metri, collocato all'entrata della cittadina situato lungo la S.S. 113. Ideato dal pittore ed artista Totò Bonanno, venne realizzato da numerosi artigiani stefanesi nel 1997. Il murale, realizzato con la tecnica della ceramica, è un susseguirsi di varie scene ispirate ai Normanni ed in particolare a Federico II.

Museo Civico della Ceramica, il luogo che conserva una delle tradizioni più longeve e suggestive non solo del territorio stefanese, bensì dell’intera Sicilia. 

 

Feste:

Festa del Letto Santo a Santo Stefano di Camastra: 2a domenica di settembre

Oktoberfest Stefanese - Festa della birra: ottobre

 

Come arrivare:

In auto: autostrada A20 uscita S. Stefano di Camastra

In treno: Stazione di Santo Stefano di Camastra sull'asse Palermo-Messina 

Santo Stefano

Sant'Agata di Militello

Grazie alla sua posizione geografica ha una forte vocazione turistica grazie al suo lungomare di 5 km costeggiato dalle ville comunali "Falcone e Borsellino", caratterizzata dalla presenza di numerose opere di arte contemporanea donate al comune, e "A. Bianco", ritrovo della movida estiva vista la presenza di numerosi bar - pasticcerie con i dolci tipici della tradizione e ristoranti di cucina di mare.

Sant'Agata di Militello è anche considerato il "capoluogo" del comprensorio dei Nebrodi ed è qui che si trova la sede dell'ufficio di presidenza dell'ente parco ospitata nei locali dell'ottocentesco palazzo Gentile.

La cittadina divenne comune autonomo nel 1857, grazie a un regio decreto di Ferdinando II delle Due Sicilie.

La cittadina ha origini antichissime risalenti addirittura all'età del bronzo. HA subito poi dominazioni da parte dei greci e dei romani. 

Tra i luoghi di interesse da visitare una volta a Sant'Agata vi sono il Castello Gallego del XIII secolo, simbolo della città, il caratteristico antico rione dei pescatori posto ai piedi dell'antico maniero, così come il centro storico con l'elegante piazza Vincenzo Consolo, i palazzi aristocratici del XIX secolo e l'ottocentesca Chiesa madre dedicata a Santa Maria del Carmelo.

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Feste:

  • 19 marzo e la seconda domenica di agosto - Festa di San Giuseppe a Sant'Agata di Militello -  processione del simulacro per le vie della città.

  • 14-15 aprile - Fiera storica a Sant'Agata di Militello - La manifestazione più antica e importante per la comunità santagatese. Esposizione e compravendita di animali sulla spiaggia.

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Come arrivare:

In auto: autostrada A20 uscita S. Agata di Militello

In treno: Stazione di S. Agata di Militello sull'asse Palermo-Messina 

Via mare: Porto di S. Agata di Militello - Coordinate GPS: 38°04.637'N  14°37.742'E

attualmente in fase di ristrutturazione ed ampliamento.

S. Agata
Floresta

Floresta

E' il borgo più alto di tutta la Sicilia, 1275 mslm. Il territorio che la circonda era anticamente occupato da una foresta di alberi di alto fusto, da cui deriva il suo nome, utilizzata dai Romani per il legname. Tuttora Floresta è circondata da suggestivi paesaggi montani sulle cime dei Monti Nebrodi

Nel XIV secolo il luogo fu inglobato nei domini di Federico d’Aragona. Il territorio fu sfruttato in modo intensivo per la produzione cerealicola, testimoniato dalla presenza di numerosi mulini ad acqua, ancora visibili in prossimità dei corsi d’acqua.

Nel 1820 Floresta si dotò di un vero impianto urbano, sviluppato attorno alla Chiesa Madre di Sant’Anna edificata a metà del Settecento e dedicata alla patrona. Sono da segnalare anche i bei palazzi nobiliari che si affacciano lungo le vie del centro storico, come Palazzo Lando, Palazzo Crimi, Palazzo Municipale e Palazzo Baronale.

Nei dintorni, sono visibili numerosi rifugi pastorali in pietra, chiamati pagghiari 'mpetra, cubburi oppure Tholos. Si tratta di costruzioni di pietre a secco, con pianta circolare e copertura a cupola, che si armonizzano magnificamente con il paesaggio circostante.

Le sue tradizioni agricole e artigianali danno vita ad eccellenti prodotti, tra i quali spicca la famosa Provola di Floresta, dalla tipica forma a pera. L'allevamento dei bovini è il mestiere più antico praticato a Floresta, una tradizione scandita ancora oggi dal ritmo delle stagioni.

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Feste:

  • il 13 giugno Sant'Antonio

  • il 26 luglio Sant'Anna

  • il 19 settembre San Giuseppe

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Come arrivare:

In auto: da Palermo o Messina: Segui E90 e A20 fino a Rocca di Capri Leone. Prendi l'uscita verso SP157 da A20/E90. Prendi Str. di interesse turistico Valle del Fitalia, Via Zappulla e SP152 in direzione di SS116 fino a Floresta.

Da Catania: Segui A18/E45 direzione Messina. Prendere l'uscita per Fiumefreddo e SS120 in direzione di SS116 fino a Floresta.

Capo d'Orlando

Sebbene non ricada nel parco dei Nebrodi, vista la sua vocazione turistica non può non essere citato come comune da visitare.

Il toponimo Capo d'Orlando risale all’Alto Medioevo, ribattezzando la città in onore a una presunta sosta del paladino Orlando che fece durante una crociata in Terra santa. Agatirno, l’antica città greca che corrisponde all’attuale Capo d’Orlando, antico insediamento degli Spartani, secondo la leggenda sarebbe stata fondata da Agatirso, figlio di Eolo.

Oggi è una cittadina a vocazione prevalentemente turistica grazie alle sue magnifiche spiagge di ciottoli che si affacciano sull'arcipelago delle isole Eolie. Il litorale offre sia spiaggia libera che lidi comodi e ben attrezzati.

Molto ampia è anche l'offerta legata alla ristorazione ed all'intrattenimento. 

Capo d'Orlando è dotata anche di un moderno porto turistico dotato anche di bar e ristoranti. 

Dal punto di vista monumentale sono punti di interesse i ruderi del Castello, distrutto in gran parte nell'anno 1400 durante un assedio. Resta ancora una delle due cisterne che si trova nell'atrio del castello.

Il Castello Bastione o del Trappeto,  costruito forse già nel XIV secolo a difesa delle piantagioni di canna da zucchero, ora ristrutturato ed adibito a centro culturale polivalente. Le torri di difesa, Torre dei Quadaranini,

costruita per la difesa dei fundachi vicini l'altra costruita sul promontorio di Capo d'Orlando.

La Tonnara di San Gregorio, costruita nel 1488 per volere di un certo Manfredo da Trento,  passò presto in mano dei signori feudali di Naso. Fu abbandonata del tutto nel 1777, per aver riportato gravissimi danni durante una tempesta. Alla fine dell'800 era ancora possibile vedere alcuni ruderi, oggi del tutto scomparsi.

Il Palazzo Municipale Edificato nel 1933 con la caratteristica facciata Monumentale in stile fascista.

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Come arrivare:

In Auto: Dall'autostrada E90 Uscita Capo d'Orlando o tramite la SS113

In treno: Stazione di Capo d'Orlando - Naso sull'asse Messina - Palermo

Via Mare: Capo d'Orlando Marina - Coordinate GPS: 38° 09′ 19” N 14° 46′ 23” E

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